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Al di là, oltre il tempo. L’esperienza NDE di Grace.

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La seguente esperienza pre-morte di Grace appare nel libro della dottoressa e ricercatrice del fenomeno NDE, Cherie Sutherland, Within The Light.

Sebbene l’incontro e l’interazione con il suo animale defunto non sia paragonabile all’esperienza di Jan o a quella di Lynn, ho scelto di riportarla ugualmente poiché costituisce un’ulteriore prova a sostegno della nostra speranza di rivedere i nostri amici animali che non ci sono più.

Ero alla mia prima gravidanza ed ero in travaglio. Avevo trent’anni e la cervice non si dilatava correttamente , nonostante fosse passato molto tempo non stava succedendo niente ed era straziante. Stavo iniziando a scivolare dentro e fuori la mia coscienza e intorno a me stava nascendo il panico. I medici continuavano ad entrare nella sala travaglio per ascoltare il battito fetale e controllare il mio polso.

L’ultima cosa che ricordo di aver sentito prima di muovermi o di avere la sensazione di movimento, è stata: “La stiamo perdendo!” Poi improvvisamente ero da qualche altra parte.

Ricordo una sensazione di movimento oltre me stessa, come se avessi lasciato qualcosa alle spalle. E mi è sembrato di muovermi attraverso un tunnel. C’era un bagliore e andavo avanti senza pensarci, senza stare a chiedermi se e dove dovessi andare.

All’improvviso, mi sono trovata in un posto, un posto reale e io ero lì. Ero in piedi appena oltre il tunnel e mi sono guardata intorno. C’erano colori estremamente intensi. Il verde smeraldo era intenso e luminoso. Era come se ci fossero dolci colline ondulate, senza rupi né spigoli, sembrava che tutto fosse delicato. Il cielo era di un blu intenso, la scena scorreva dolcemente.

E sembravano esserci figure, raggruppate, quasi un raggruppamento teatrale, come su un palcoscenico. E all’inizio erano solo figure scure e senza forma ed ero intensamente consapevole di un raggruppamento di persone alla mia destra anche se non lo avevo visto. Sapevo che era lì, ma non interferiva troppo con la mia coscienza in quella fase: ero troppo occupata a guardare dall’altra parte.

E mentre guardavo nella folla e ho pensato: “Conosco quella faccia” e improvvisamente ho realizzato: “Oh Dio, è mia zia Hannah” che è morta undici anni fa.

Poi ho visto mio zio Abraham, che è morto prima che io nascessi ma l’ho riconosciuto. Non stavano parlando, le loro bocche non si muovevano, ma erano lì e credo fossero lì per me. Sapevo che erano lì per vedermi e mi conoscevano, anche se non mi avevano mai incontrato. […]

Poi l’incontro con il padre, morto quando la protagonista di questa NDE aveva solo 16 anni. Una morte improvvisa, inaspettata, accaduto in un momento della vita in cui la ribelle Grace, come la maggior parte degli adolescenti, aveva un rapporto turbolento con i genitori. Il suo grande rammarico è sempre stato quello di non avergli detto per l’ultima volta quanto amore nutrisse per lui.

Le prime parole che il padre le rivolge nel luogo dell’altrove sono: “Ora non piangere, starai bene.”

Grace continua:

Stando in quel luogo, mi è passato per la mente: “È reale o è la mia immaginazione, perché è quello che voglio che accada?”

È davvero strano, ma in realtà ho pensato che:

“Lo sto facendo dentro di me perché è quello che voglio?”

E poi papà mi ha parlato. E lui ha detto: “No, tesoro” (perché quello era il suo nome per me). Disse: “Tesoro, non stai immaginando, non viene da te, sei con me e questo è il nostro momento per parlare”.

Comunque, abbiamo parlato, messo a tacere i fantasmi. E ho guardato in basso e c’era il mio cane Lucky. È morto quando ero molto giovane, ed era proprio lì. Naturalmente ora se dovessi andare nello stesso posto, ci sarebbe anche il mio pastore tedesco. Non vedo l’ora di rivedere Razzy. Sembra folle, non è vero?

Non avevo il senso del tempo, non so come fosse, ma abbiamo parlato di un sacco di cose.

Ho scelto di riportare solo alcuni passaggi di questa lunga esperienza al fine di evidenziare l’aspetto più significativa di essa: Grace incontra il suo cane deceduto molti, molti anni prima. Ulteriore evidenza che in quell’Altrove il tempo non ha “luogo”. Che siano passati giorni, mesi o anni, loro saranno lì ad accoglierci con l’entusiasmo di sempre, come se li avessimo appena salutati.

Per leggere l’esperienza completa in lingua originale vi rimando a questo sito che raccoglie un discreto numero di esperienze di premorte raccontate direttamente dai protagonisti.

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