Incontrare i nostri animali nell'aldilà

I nostri amici animali ci aspettano. L’esperienza NDE di Lynn

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La seguente esperienza di pre-morte è riportata nel testo The New Children and Near-Death Experiences (purtroppo mai tradotto in italiano) della dottoressa P.M.H. Atwater, autorità internazionale nell’ambito delle ricerche di esperienze NDE. Protagonista è una giovane ragazza americana di nome Lynn. La sua esperienza di pre-morte ha avuto luogo durante un intervento chirurgico a cuore aperto subito all’età di tredici anni per correggere una condizione patologica che aveva dalla nascita. Prima dell’intervento Lynn non era in grado di correre e giocare con gli altri bambini proprio a causa della sua patologia ed il suo unico compagno di giochi era un grande alano nero di nome Harvey.

Lynn racconta:

L’ultima cosa che ricordo di quando ero in sala operatoria era una voce maschile che diceva in modo molto allarmato: “oh-oh, abbiamo un problema qui”. Immediatamente dopo ho sentito che stavo fluttuando intorno al soffitto guardando il mio corpo. Il mio petto era spalancato e potevo vedere i miei organi interni. Ricordo di aver pensato quanto fosse strano che essi fossero di un bellissimo grigio perla, per niente rossi come nei film horror che amavo guardare. Ho anche notato che c’erano un dottore di colore ed uno di origini orientali nell’equipe medica. Il motivo per cui questo mi è rimasto in mente è che sono cresciuta in un quartiere “bianco” e avevo visto molti insegnanti di colore ma mai un dottore. Inoltre avevo incontrato l’equipe medica il giorno prima ma erano tutti bianchi.

All’improvviso, fluttuando, mi sono ritrovata in sala d’attesa dove si trovavano i miei genitori. Mio padre aveva la testa poggiata in grembo a mia madre. Era inginocchiato ai suoi piedi, le sue braccia erano avvolte intorno alla vita di mia madre che nel frattempo gli accarezzava la testa sussurrandogli qualcosa. Questa scena mi ha scioccato, poiché mio padre non era incline a mostrare emozioni. Subito dopo mi sono sentita trascinare in un tunnel orizzontale. Non avevo mai vissuto un’esperienza simile. Ricordo di aver pensato:” Allora questa è la morte!”.

Il tunnel era buio e ogni tanto qualcosa che sembravano fulmini lampeggiavano sul mio cammino. Questi lampi erano di un bellissimo colore brillante e non mi spaventavano. Alla fine del tunnel c’era una luce intensissima. Da essa sono usciti due dei miei cani defunti. Il primo ad uscire è stato Mimi, un collie morto tre anni prima a causa di un’infezione e l’altro era un boxer di nome Sam morto due anni prima dopo essere stato investito da un’auto. I cani sono venuti di corsa verso di me, mi sono saltati addosso e mi hanno baciato il viso con la lingua. Le loro lingue non erano bagnate e non ho sentito il peso dei loro corpi quando mi sono saltati addosso. Sembravano brillare di una luce provenire dal loro stesso corpo.

Ricordo di aver detto a me stessa: “Grazie Dio per aver lasciato vivi i miei cani”. Ho abbracciato i miei cani più forte che potevo poi insieme abbiamo iniziato a camminare verso la luce. La luce emanava tutti i colori possibili ed era calda, una cosa viva. C’erano persone a perdita d’occhio e risplendevano di una luce interiore, proprio come i miei cani. In lontananza potevo vedere campi, colline e un cielo.

La luce parlò e disse: “Lynn, non è ancora il tuo momento. Torna indietro, bambina”. Alzai la mano per toccare la parte superiore della luce. Allora capii di aver toccato il volto di Dio. Dissi a Dio che lo amavo e volevo restare con lui. Di nuovo la luce disse: “Lynn, torna indietro. Non è il tuo momento, hai del lavoro da fare per me. Torna indietro “. So che sembra sciocco ma chiesi alla luce: “Se vado quando tornerò troverò ancora qui i miei cani ad aspettarmi?”. La luce mi rispose di sì e disse che c’erano persone che volevano vedermi prima che me ne andassi.

Nella luce scorsi i miei nonni materni. Corsi da loro e li abbracciai. Mi avrebbero accompagnato per una parte della via del ritorno. Proprio mentre mi stavo voltando per andarmene un uomo è uscito dalla luce. Indossava un’uniforme della Marina Militare Americana, era molto alto e biondo, con gli occhi azzurri. Non avevo mai visto quell’uomo prima ma sembrava conoscermi e sorridendo disse: “Sono tuo zio Franklin. Dì a Dorothy che sto bene e che il bambino è con me. Dille che non ho mai smesso di amarla e che sono contento che sia andata avanti con la sua vita. Dille che quando sarà il suo momento verrò per lei. Ricordati di dirle che la amo”.  Mentre mi voltavo l’uomo ha gridato:” Dillo a Dorothy! Dille che hai incontrato Franklin e che io sto bene, così come il bambino”.

Nonostante i miei nonni mi dicessero che se fossi rimasta più a lungo avrei potuto non farcela a tornare alla vita, insistetti per rimanere ancora un po’ per parlare con Gesù. Avevo una domanda molto importante da fargli. Un raggio di luce, diverso eppure simile al primo, mi coprì. Sapevo che questa luce era Cristo. Mi appoggiai per un momento e poi feci la mia domanda.

“Caro Gesù, è vero che mi hai dato questa malattia al cuore per avere una croce da portare come hai fatto tu?” Ho sentito la voce di Cristo vibrare attraverso di me mentre diceva: “No, questa tua condizione del cuore non è una croce che ho voluto portassi. Questa condizione del cuore è una sfida per aiutarti a crescere e rimanere compassionevole. Ora, torna indietro”.

Mentre tornavo indietro, mia nonna mi disse che mio padre avrebbe lasciato mia madre e che io sarei stata un sostegno per lei. Ho poi visto persone nascoste nel tunnel, persone che avevano paura di venire alla luce, sembravano disorientate, come se non sapessero dove si trovassero. Ho espresso preoccupazione per loro ma mi è stato detto di non preoccuparmi perché una guida sarebbe giunta ad aiutarli. Alcuni di queste persone sembravano soldati. Poi mi sono ricordata del Vietnam ed ho capito da dove essi arrivassero.

Lynn ha spiegato cosa si prova a essere rianimata e poi svegliarsi ore dopo collegata a una miriade di tubi. Ricorda di non essere stata in grado di parlare e di essere stata affascinata dalle ombre che si muovevano tra il personale medico, ombre che si rese conto essere persone morte lì in quella stanza. Dopo il suo risveglio il suo medico ritenne infatti necessario tenerla sotto osservazione per un mese poiché temeva che le visioni di cui riferiva potessero essere sintomo di delirio.

Lynn continua: il giorno in cui sono stata dimessa ho chiesto al dottor Davidson chi fosse il dottore di colore in sala operatoria. Il dottor Davidson sostenne si trattasse di un medico chiamato a sostituire all’ultimo minuto un membro dell’equipe ammalato, dopodiché mi disse di andare a casa e di dimenticare tutto.

Una volta tornata a casa la vita di Lynn cambiò. Le lampadine scoppiavano ogni qualvolta si arrabbiava, gli oggetti si spostavano da soli, era in grado di stabilire a chi appartenesse un oggetto solo toccandolo e, guardando una persona, poteva vedere la sua vita in un lampo, compreso il suo futuro. La comparsa di queste sue strane facoltà spaventarono il padre il quale, ritenendo che stesse diventando pazza, abbandonò la famiglia.

Il Giorno del Ringraziamento immediatamente successivo alle sue dimissioni dall’ospedale incontrò sua zia Dorothy: Mi sono rivolta a zia Dorothy e ho detto: “Chi è Franklin?”. C’era silenzio. Tutti gli occhi al tavolo erano su di me. Le bocche erano spalancate. Zio George, che era sposato con zia Dorothy, mi guardò con le lacrime agli occhi e disse: “Lynn, se volevi farmi del male, hai fatto un buon lavoro”.

Qualche settimana dopo mia zia volle sapere come facevo a sapere di Franklin. Le dissi esattamente cosa era successo durante l’intervento. Poi mi condusse su in soffitta e aprì un grande baule (non ero mai stata nella sua soffitta prima né avevo mai visto quel baule). Tirò fuori le foto dell’uomo che avevo visto nella luce. Mia zia mi disse che aveva sposato Franklin durante la seconda guerra mondiale dopo un breve corteggiamento. Era stata precedentemente fidanzata con lo zio George ma lo aveva lasciato per Franklin.

Iniziò a piangere mentre raccontava che furono molto felici fino a quando Franklin non partì per la guerra. Dopo che se ne fu andato mia zia scoprì di essere incinta. Al settimo mese di gravidanza ricevette la notizia che Franklin era stato ucciso durante l’invasione in Italia. Lo shock della notizia le provocò l’aborto. L’anno successivo lo zio George la sposò e distrusse tutte le foto di Franklin, chiedendo che tutti in famiglia non pronunciassero più il suo nome. Le uniche foto sopravvissute erano quelle che zia Dorothy aveva nascosto nel baule.

Con questa verifica finale di ciò che aveva visto durante la sua esperienza di pre-morte, Lynn fugò qualsiasi dubbio circa la veridicità della sua esperienza. Non poteva trattarsi solo di un sogno o di un delirio, cosa di cui sia la famiglia che il medico avrebbero voluto convincerla. Inoltre la magnifica ed inequivocabile prova ricevuta che anche gli animali sopravvivono alla morte la spinse anche a cambiare la sua dieta per includere meno carne.

Tuttavia il senso di colpa per l’abbandono di suo padre e per quello che lui aveva fatto al suo alano la perseguita ancora. Quando suo padre lasciò la famiglia, infatti, prese l’amato alano di Lynn, Harvey. Egli le telefonava e l’accusava di essere posseduta dal diavolo a causa delle sue capacità psichiche e delle sue conoscenze acquisite su Franklin minacciandola di uccidere Harvey a meno che non ritrattasse i suoi racconti. Lynn forte delle sue certezze non lo fece mai e purtroppo suo padre fece di quelle minacce una realtà.

Lynn racconta: Non potevo credere che mio padre l’avrebbe fatto davvero fino a quella notte, quando l’anima di Harvey è venuta a salutarmi e mi ha fatto sapere che stava bene. Per anni in seguito ho avuto attacchi di tosse in cui riuscivo a malapena a respirare. È stato solo quando ho raggiunto l’età adulta che ho collegato la tosse alle mie emozioni represse sulla morte del mio cane.

Dopo anni di lunghi percorsi psicoterapeutici Lynn non ha ancora superato il dolore che la sua esperienza di pre-morte ha portato con sé.

Fonte: P.M.H. Atwater, The New Children and Near-Death-Experieces

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