Condividi
Jan Price è morta il 30 dicembre 1993 alle 13:35. Alle 13:39 è nata per la seconda volta.
In quei soli 4 minuti di sospensione della vita, Jan ha compiuto un memorabile viaggio nell’Oltre Vita durante il quale ha appreso grandi lezioni sulla colpa e la punizione, sul perdono e la trasformazione, sulla vita e l’amore, sulla Terra e l’eternità.
La sua NDE è tra le più complesse che siano mai state riferite, non solo per il numero di “luoghi” esplorati ma anche per la straordinarietà delle esperienze vissute nell’Altrove. In questo post mi limiterò quindi a riportare solo i passaggi che ritengo più significativi e che contribuiscono ad alimentare la speranza di un nuovo incontro con i nostri amici animali trapassati.
La morte di Jan e l’ingresso nell’Aldilà
L’insegnante Jan viene improvvisamente colta da un arresto cardiaco tuttavia riesce a mantenere uno stato di calma e tranquillità durante l’attesa dei soccorsi:
Non ho avuto assolutamente paura durante l’attacco di cuore, neppure durante e dopo l’esperienza della morte. Sentivo solo che l’attacco cardiaco stava aumentando il mio disagio, ma non era spaventoso, era solo una crescente consapevolezza che qualcosa non andava nel mio corpo. E sebbene il dolore e la pressione si intensificassero non ebbi paura. Anche quando abbiamo chiamato i soccorsi, non credo di aver capito veramente la gravità della mia situazione.
Ricordo di essere rimasta sorpresa mentre sentivo l’arresto cardiaco sopraggiungere. Suppongo che non pensiamo mai veramente a noi stessi come morti ma ovviamente ero morta perché non ero più nel mio corpo. Poi improvvisamente ho sentito qualcosa su entrambi i lati, non proprio come un tocco fisico, più come una sensazione, una sensazione di una presenza, anzi, di più entità.
Potevo vedere la loro luce come forme di energia e ho capito che erano esseri angelici amorevoli, puri, santi e utili. Mi stavano aiutando e ho sentito un movimento verso l’alto. Poi tutto era blu. Ho visto e sentito il blu più bello, non so dire se fosse chiaro o scuro ma era luminoso. Galleggiando in questo oceano di azzurro pieno di luce ero serena, tranquilla, libera e avrei potuto restare felicemente lì per sempre.
So di non aver mai provato una tale pace, una pace oltre la calma, oltre le parole. È un’estasi indescrivibile, una gioia tranquilla, un amore liquido, una sensazione di incredibile facilità, il puro piacere di essere senza preoccupazione di fare o essere. Mi sono sentita fusa con l’energia di tutto ciò che è ed ho avvertito una sensazione di completezza e di totale appagamento.
A questo punto del suo “viaggio”, Jan sperimenta la cosiddetta fase di revisione della sua vita, fenomeno riportato in una buona percentuale di persone che hanno avuto esperienze NDE e che consiste nel rivedere la propria vita su uno schermo o simile. Caratteristica di questa fase è la capacità di “sentire” le emozioni proprie e altrui relative alla scena che si sta osservando.
L’incontro con Maggi
Molte persone raccontano di essere state accolte sulla soglia della morte da “Esseri di Luce”, da parenti o amici defunti, altri ancora da Dio in persona (o quanto meno da una sorgente talmente forte di amore e luce da essere attribuita a Dio). Ma ad attendere Jan e a guidarla – con Virgiliana saggezza – nella conoscenza dell’aldilà, è stata Maggi, la sua cagnolina defunta alcuni mesi prima.
Man mano che la densità cambiava, diventando più leggera e più fine, sentivo di essere innalzata a un altro livello di consapevolezza e mi sono ritrovata in un ambiente che sembrava essere più “materico”. Maggi era lì. Il mio bellissimo cane, il mio amato Springer Spaniel, è venuto da me. Era morta meno di un mese prima ed io e John soffrivamo ancora per la sua assenza.
Ho sentito la sua presenza, il suo amore e mi è apparsa come quando era in forma fisica, solo più giovane e più vitale.
Jan osserva come possa risultare insolito essere accolti sulla soglia della nuova vita da un cane:
Se hai difficoltà ad accettare l’idea che il mio primo incontro dall’altra parte sia stato con un cane sappi che non sei l’unico. Mentre John lo trovava perfettamente naturale, una delle nostre figlie si è arrabbiata un po’ quando gliel’ho detto. Penso che avrebbe preferito che sua madre fosse accolta da Gesù, un angelo o almeno da un membro della famiglia. Ma dopotutto Maggi era stata come una di famiglia per molti anni e chiunque sia stato responsabile della scelta di chi ci accoglie laggiù, sapeva sicuramente che esperienza deliziosa sarebbe stata per me essere accolta da lei.
Quello che ho capito è che esiste una connessione d’amore tra i due mondi e che l’amore che sarà lì ad accoglierti avrà sempre la forma che è più significativa per te in quel momento. Nel mio caso era il nostro prezioso cane, e sì, i cani hanno un’anima: lo sapeva Platone e così anche Sant’Agostino, insieme alla maggior parte degli altri veri santi e saggi.
Maggi guida Jan nella scoperta di un nuovo mondo
In questa fase dell’esperienza NDE Jan e Maggi cominciano ad esplorare il mondo dell’Altrove:
Io e la mia amica Maggi abbiamo camminato fianco a fianco come avevamo fatto tante volte in vita. Senza alcuno sforzo ci siamo mosse attraverso un regno di colori estatici. I colori pulsanti e indescrivibili erano fluidi, come energia in attesa di essere formata. Maggi mi ha mostrato come plasmare le forme senza energia forgiandole con la mente. Questo è un piano altamente mentale e la forma viene creata senza alcuno sforzo fisico. L’immagine di ciò che desideri creare è tenuta in mente e attraverso un’intensa concentrazione viene espressa.
Maggi voleva mostrarmi dove viveva, un luogo modellato in gran parte sulla base di ciò che ricordava delle case in cui aveva vissuto con noi. Mentre parlava della sua casa, siamo arrivati lì, il che non sembrava per niente strano in quel momento. Più tardi ho capito che era un’esperienza piuttosto bizzarra – non solo l ‘”essere lì” istantaneamente, nello spazio di un pensiero, ma anche l’idea che il nostro cane avesse effettivamente una bella casa dall’altra parte.
Mentre mi trovavo nella dimora di Maggi, ho provato una grande gioia. Il fuoco nel caminetto dava alla stanza un bagliore caldo e amichevole. Una libreria a parete, bellissimi dipinti e tappeti orientali. Un intero lato della stanza era di vetro e si poteva ammirare un panorama di colline ondulate, ruscelli gorgoglianti e molti alberi.
Jan e Maggi ricordano la loro vita insieme
Ci siamo seduti comodamente su uno dei morbidi e vellutati divanetti, contente di stare insieme. Ho accarezzato la sua bella testolina e lei ha appoggiato le sue zampe sulle mie gambe. Toccarla di nuovo era così bello, perché c’era così tanto amore tra noi.
Senza parole dette abbiamo condiviso ricordi e sentimenti profondi. La maggior parte delle comunicazioni laggiù era silenziosa, sebbene a volte il suono fosse usato semplicemente perché piacevole. Il mio cuore traboccava di gratitudine per l’opportunità di avere questo incontro e di vedere la mia amata così gioiosamente, vibrantemente viva in quello che può essere veramente chiamato paradiso. A malincuore abbiamo lasciato la bella casa di Maggi perché ho sentito un impulso interiore ad andare avanti.
Poi siamo andati in un posto che ha chiamato la Vedetta. Sembrava essere solo uno strapiombo su un’alta scogliera ma la vista era intensamente ingrandita. Se solo avessi voluto avrei potevo guardare nel mondo che mi ero lasciata alle spalle come se stessi sbirciando in un monitor. Nessuno ha trascorso molto tempo qui, ha detto Maggi, ma alcuni di tanto in tanto si sono fermati per controllare cosa stava succedendo nel regno terreno. Ho deciso di non farlo, volevo continuare ad andare avanti in questo mondo di squisita beatitudine.
Successivamente le due amiche proseguono il cammino nell’Aldilà. Maggi sembra conoscere bene ogni angolo, anche il più remoto, e con disinvoltura accompagna la sua custode umana nell’esplorazione. Durante il “viaggio” Jan incontrerà Esseri di Luce, maestri spirituali e numerose persone che sente di aver conosciuto, probabilmente prima della sua incarnazione. Farà esperienza di insegnamenti spirituali che porterà con sé nel suo ritorno alla vita e la cui diffusione diventerà scopo dei suoi lavori.
Assieme a suo marito John ha infatti istituito la Fondazione Quartus, un’organizzazione di ricerca e comunicazione la cui missione è sondare i misteri di una saggezza eterna e integrare le loro verità con la spiritualità metafisica.
La sua esperienza NDE è dettagliatamente raccontata nel suo libro The Other Side of Death, purtroppo mai tradotto in lingua italiana.
Per approfondimenti vi rimando a questo link dove potrete leggerne un estratto piuttosto esteso e completo.